Cera Di Gelsomino

8.95

Secondo Eleonora Scalseggi: “Le cere floreali sono una deliziosa aggiunta a una vasta gamma di preparazioni, che siano un profumo solido, una crema cosmetica, un balsamo per le labbra, un sapone o una candela per massaggi. La cera di gelsomino non fa eccezione: con un punto di fusione piuttosto vicino a quello del calore della pelle umana rispetto ad altre cere vegetali e con lo stesso colore arancione del concreto/ della concreta di gelsomino grandiflorum, porta anche leggere tracce del celestiale profumo del fiore, rendendola così inestimabilmente utile nel contribuire a mascherare l’odore di molti ingredienti cosmetici, spesso non proprio neutri o piacevoli.

Aggiunta alle emulsioni in piccole percentuali in fase oleosa (generalmente sempre inferiore all’1%) può aiutare a conferire alla crema un tocco asciutto.

Nei balsami per le labbra, questa cera di gelsomino floreale può essere utilizzata insieme ad altri oli, burri e cere (massimo al 10%). La diversa proporzione tra questi ingredienti determinerà se si otterrà un uno stick per le labbra (aggiungendo percentuali più elevate di cere e burri rispetto agli oli) o un burro per le labbra morbido da versare in un piccolo contenitore e semplicemente applicare con le dita.

Le cere floreali possono anche essere una brillante aggiunta nei profumi solidi, che, oltretutto, sono un ottimo modo per iniziare a creare profumi da principianti assoluti, ma anche per coloro che amano un profumo discreto che rimane sulla pelle piuttosto che riempire la stanza intorno a voi. Inoltre, i profumi solidi sono ideali e molto carini come piccoli regali e possono rivelarsi molto pratici durante i viaggi, soprattutto per evitare eventuali fuoriuscite o quando le quantità di liquidi nel bagaglio devono essere limitate. Per realizzare un profumo solido, è necessario fondere la cera, miscelata con oli vettore a scelta (consigliamo il jojoba perché è molto stabile) e i vostri oli essenziali, concreti, ecc. per conferire il profumo desiderato. Per evitare di danneggiare la cera durante la fusione, si raccomanda vivamente il bagnomaria. La giusta consistenza del profumo solido finito dovrebbe essere solida e cerosa, ma cremosa, molto simile a quella di un buon rossetto.

Nella produzione del sapone, questa cera di gelsomino viene generalmente utilizzata sia nei processi a caldo che a freddo, al massimo al 3% dove può aiutare a rendere la saponetta un po’ più dura. Poiché il suo valore di saponificazione è molto basso, la quantità di questa cera può essere ignorata nel calcolo della quantità di idrossido di sodio per il sapone. Inoltre, tenete presente che il suo colore arancione può portare ad un leggero scolorimento.

Infine, nella produzione di candele, il punto di fusione relativamente basso di questa cera la rende particolarmente adatta alle candele da massaggio, riducendo significativamente il rischio di scottature della pelle. Per quanto riguarda il processo coinvolto per ottenere questo prodotto, può essere brevemente descritto come segue: dopo che i fiori di gelsomino sono stati estratti con il solvente, producendo un concreto, questo viene poi miscelato con alcol e poi la miscela ottenuta viene raffreddata e filtrata. Tutti i componenti solubili in alcol si dissolveranno nell’alcol, che verrà successivamente fatto evaporare, donandoci così l’assoluta. Tutte le cere non solubili in alcol risultanti dalla filtrazione sono le nostre cere floreali, in questo caso cere di gelsomino, che ne portano ancora alcune tracce del suo splendido profumo. Questo materiale è quindi solo un sottoprodotto dell’assoluta e il suo profumo è molto leggero rispetto all’assoluta stessa. Tuttavia, il basso prezzo della cera la rende vantaggiosa nelle applicazioni cosmetiche.”

(La foto che vi mostriamo è in realtà del nostro Jasminum polyanthum e non appena le nostre piante di grandiflorum saranno in fiore, caricheremo il fiore corretto. Adam)

Nome Botanico: Jasminum officinale var Grandiflorum

Origine: India