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Geranio Olio Essenziale CINESE
Secondo Adam Michael “Di un bel verde sontuoso, il geranio cinese parte in quarta su fresche note di geranio e di rosa, opulente e un po’ fruttate con una distinta sfumatura rosata metallica e umida.
In qualità di nota di testa di grande impatto, questo geranio cinese è di gran lunga il mio preferito tra i gerani in vendita sul sito, ed è un must per gli accordi di rosa. Va però detto che le note di cuore e di fondo sono piuttosto deboli e perdono il confronto con le varianti Bourbon o egiziana, a mio avviso.
La chimica naturale è ricca di citronellolo, che rappresenta più del 40% dell’olio, ovvero il 50% in più di quanto si trovi normalmente nella varietà Bourbon e il 25% più del materiale egiziano. Il citronellolo è un componente naturale chiave della rosa: la sua percentuale può variare anche di molto, ma se ne trova fino al 40% anche negli oli di rosa. Inoltre in questo geranio cinese si trova il 10-15% di citronellyl formato, che sotto forma di isolato emana un profumo di pulito e di fresco con una sfumatura fruttata e di rose.
Un aneddoto sul geranio algerino da parte di Adam Michael : )
Mentre Egitto e Cina sono attualmente i maggiori produttori di geranio al mondo, vale la pena ricordare che negli anni ’50 e nei primi anni ’60 l’Algeria (parte del continente Africano) era una colonia francese ed era un grande produttore di un geranio ricco di eudesmolo. All’epoca, praticamente tutti i Francesi espatriati in Algeria possedevano campi di geranio, considrato un prodotto di lusso per il mondo occidentale. Tutto questo però finì per ragioni politiche: in Algeria scoppiò una guerra civile seguita dall’indipendenza dalla Francia nel 1962 e di conseguenza i coltivatori francesi vennero espulsi dal Paese. Le terre furono riprese dagli Algerini che le utilizzarono per coltivazioni di tipo alimentare per i locali, invece che per coltivare fiori per oli di lusso da rivendere nell’Occidente. Insomma, se qualche concorrente inglese riuscisse a vendere quantità di geranio algerino men che modeste al momento in cui scrivo (aprile 2016) non potrei che dichiararmi stupefatto ed ammirato!
Inoltre, parlando di geranio marocchino che vedo a catalogo presso svariati rivenditori, posso dire che il Paese non ha il clima adatto né è mai stato un’area prodiga di gerani in quanto spesso afflitta da siccità. So che la stessa obiezione potrebbe essere mossa anche per l’Egitto, ma va detto che le piante si coltivano tutte intorno al Delta del Nilo, che gode di un sistema di irrigazione eccezionale. Il materiale de La Réunion invece beneficia di tanta pioggia e – quando non piove – la rugiada e la bruma mattutine, combinate al ricco terreno vulcanico, sono sufficienti a mantenere le piante ben nutrite.”
Nome Botanico: Pelargonium graveolens
Origine: Cina